attività

2022

In collaborazione con il Mart, alcune opere della Fondazione Sardi sono state presentate nell’esposizione Arte e Eros. Opere che si sono confrontate con un ampio nucleo di opere di Klossowski mai presentato in Italia. 48 disegni di grande formato hanno aperto un confronto con la produzione di altri tre artisti: Carol Rama, Hans Bellmer e Pierre Molinier. Profondamente influenzati dall’esperienza surrealista e frequentatori degli stessi ambienti, esplorano il rapporto tra arte e eros con esiti del tutto differenti.
La mostra è nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e Massimo Minini e a cura di Denis Isaia.

In collaboration with the Mart, a selection of works from the Fondazione Sardi went on show in the exhibition Arte and Eros where they conversed with the core of Pierre Klossowski’s works, exhibited for the first time in Italy. 48 large-format drawings were exhibited by the side of works of three other artists: Carol Rama, Hans Bellmer and Pierre Molinier. They were all  deeply influenced by the Surrealist experience and fixtures of the same social circles, and they all explored the relationship between art and eros with widely different outcomes.
The exhibition was the brainchild of Vittorio Sgarbi and Massimo Minini and was curated by Denis Isaia.

→ MART

 

 

2020

Il dipinto Bubi de Allegri (1939), uno dei lavori più raffinati di Carol Rama e oggi di proprietà della Fondazione Sardi è stato ospitato negli spazi della Galleria Continua a S. Gimignano in occasione di The Artist-Collector’s Dream (a nice thing), una mostra collettiva che ha visto l’artista bulgaro Nedko Solakov impegnato contemporaneamente a interpretare molteplici ruoli: artista, collezionista, artefice della realizzazione di uno dei suoi sogni.
Nedko Solakov e sua moglie raccolgono opere di artisti che apprezzano e di cui amano il lavoro. Nel corso degli anni hanno riunito una collezione composta per lo più da piccole opere da cui l’artista ha selezionato sedici artisti che sono all’interno della raccolta e tre opere ( Chen Zhen, Anish Kapoor e Carol Rama) che non possiede. Con una lettera, Solakov ha proposto gli artisti  e nel caso di Carol Rama Pinuccia Sardi, di  prendere parte all’esposizione con un’opera che potesse , anche solo temporaneamente, costituire la collezione dei suoi sogni.

The painting Bubi de Allegri (1939), one of Carol Rama’s finest works that now belongs to the Sardi Foundation, was hosted in the spaces of the Continua Gallery in San Gimignano on the occasion of Bulgarian artist Nedko Solakov’s group exhibition The Artist-Collector’s Dream (a nice thing). Here, Solakov covers multiple roles at the same time: the artist, the collector, and the executor of his own dream.
Nedko Solakov and his wife collect works by artists they appreciate and respect, and whose work they especially love. Over the years they have assembled a collection consisting mostly of small works from which Solakov selected sixteen artists together with three others (Chen Zhen, Anish Kapoor and Carol Rama) of whom he does not have works. In a letter, Solakov invited the artists, and on Carol Rama’s behalf, Pinuccia Sardi, to take part in the exhibition with a work that would, if only temporarily, form the collection of his dreams.

→ Galleria Continua

 

 

 

2019

Copyright Pino Dell’Aquila

LA CASA STUDIO DI CAROL RAMA
L’acquisizione dei beni e l’apertura al pubblico

Torino, 21 marzo 2019.  Nel cuore di Torino si affaccia un bene che valorizzerà ulteriormente una delle più grandi e geniali artiste del Novecento, Carol Rama, e che arricchirà il panorama culturale della Città. Si tratta della casa studio dell’artista, in via Napione 15: dal 20 marzo, e cioè da ieri, si sono create le condizioni perché questo affascinante e sorprendente luogo possa essere messo a disposizione degli studiosi e del pubblico grazie all’impegno congiunto della Fondazione Sardi per l’Arte e dell’Archivio Carol Rama.

Nella prestigiosa sede di Palazzo Reale viene presentato l’importante progetto da Pinuccia Sardi, presidente della Fondazione Sardi per l’Arte, e dall’avvocato Michele Carpano, presidente dell’Archivio Carol Rama, alla presenza dell’assessore alla cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi, dell’assessora Attività e Manifestazioni Culturali Città di Torino Francesca Leon e della direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella.

Fin dalla sua costituzione nel 2014 la Fondazione Sardi per l’Arte ha deciso di dedicare una parte preponderante della sua attività, consistente nella conoscenza, produzione e valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea, a sostegno dell’opera della pittrice Carol Rama. In primo luogo ha assecondato il desiderio dell’Archivio Carol Rama di produrre il catalogo ragionato dell’artista, la cui lavorazione ha sostenuto e continua a sostenere, e a cui il Comitato scientifico dell’Archivio sta lavorando assiduamente e in assoluta autonomia. Successivamente è stato compiuto un altro passo, una sorta di premessa del suo attuale impegno: la realizzazione e la pubblicazione del volume Il magazzino dell’anima, realizzato quando ancora l’artista era in vita, che comprende una nutrita serie di immagini della casa studio e un testo storico critico. Infine, come coronamento, la decisione di contribuire al raggiungimento di uno degli scopi statutari dell’Archivio Carol Rama, e cioè la conservazione dell’abitazione e studio.

L’acquisto dei beni contenuti nella casa studio si configurava come un atto disinteressato che poteva essere compiuto solo da un ente o da un privato che intendesse poi valorizzarli mettendoli a disposizione della comunità.  Con queste premesse e intenzioni nel 2018 è maturata nella Fondazione Sardi Sardi l’idea dell’acquisto e, contestualmente, la risoluzione di mettere quei beni a disposizione, in comodato, all’Archivio Carol Rama, loro naturale destinatario, affinché potessero essere conservati, valorizzati e fatti conoscere al meglio.

La presidente della Fondazione Sardi per l’Arte Pinuccia Sardi: “Dopo decenni dedicati all’attività di galleria ho sentito la necessità di concentrarmi su una dimensione più protetta per favorire e approfondire le ricerche di artisti e curatori e per indagare l’arte sia da un punto di vista storico che contemporaneo, locale come internazionale. Ho scelto la costituzione di una Fondazione dedicata all’arte seguendo gli interessi che già avevo avviato con l’attività della Galleria Carlina, e prima ancora con quella di Grafica Internazionale, che mi hanno permesso, con oltre quarant’anni di lavoro e di esperienza, di approfondire la ricerca di artisti come Carol Rama della quale la Fondazione è oggi uno dei principali promotori.”

Il presidente dell’Archivio Carl Rama, Michele Carpano: “La disponibilità della casa studio di Carol Rama apre nuovi scenari anche per l’Archivio Carol Rama che sarà chiamato ad affrontare un nuovo compito presente nel suo atto costitutivo, la “conservazione dell’abitazione e studio dell’artista”, che, nel rispetto delle esigenze di tutela e sicurezza di legge, potrà essere aperto alla città e al pubblico degli appassionati. Inoltre l’acquisizione consentirà di raccogliere ulteriori notizie sull’artista e sulla vita culturale torinese e non del secolo scorso, attraverso l’esame dei libri, dei materiali e dei documenti cartacei e fotografici presenti nell’alloggio occupato dalla pittrice per oltre settant’anni; sarà quindi una straordinaria opportunità di approfondimento che, a tempo debito, l’Archivio non mancherà di mettere a disposizione”.

Scarica la cartella stampa…

Copyright Pino Dell’Aquila

Copyright Pino Dell’Aquila

Copyright Pino Dell’Aquila

 

 

 

 

2018

Nel 2018, la Fondazione Sardi, nell’ambito della mostra Camera Pop a cura di Walter Guadagnini a Camera – Centro Italiano per la Fotografia ha presentato  Mahler Becomes Politics, Beisbol: una rara cartella grafica realizzata tra il 1964 e il 1967 da Ronald Brooks Kitaj (1932- 2007), capofila della Pop Art britannica che nel 1995 vinse il Leone d’oro alla Biennale di Venezia.

Scarica il Comunicato Stampa
→ La Stampa | Arte
→ Giornale di Sicilia

Ronald Brooks KitaJ, Mahler Becomes Politics, Beisbol, 1964 -1967
courtesy, Fondazione Sardi per l’Arte

 

Con il prestito di alcune opere, nell’estate 2018, la fondazione è stata invitata all’esposizione Perfiloepersegno dedicata alla ricerca di Alighiero Boetti (1940-1994) presentata ad Asti dalla Fondazione Palazzo Mazzetti, a cura Maria Federica Chiola e Laura Cherubini.

→ Flash Art Online
→ La Stampa | Asti


Palazzo Mazzetti, Asti, vedute della mostra

 

 

 

2017

FATMA BUCAK
Remains of what has not been said

Nell’ambito di Artissima 2017, la fondazione ha presentato nella sede del Rettorato dell’Università di Torino Remains of what has not been said: una serie fotografica dell’artista Fatma Bucak  composta da 84 elementi e accompagnata dal video Scouring the press. Entrambi i lavori affrontano il tema della censura, della violenza politica e dei diritti in Turchia. Due opere con le quali l’artista ha voluto sollevare una riflessione in relazione al ruolo che i media hanno rispetto alla narrazione di eventi geopolitici.

Preliminare all’inaugurazione, in collaborazione con l’Università di Torino e la Fondazione Merz, sono stati organizzati tre giorni d’incontri e lezioni aperti a studenti dei Dipartimenti di Culture, Politica e Società e Giurisprudenza. In occasione dell’esposizione è stata inoltre pubblicata una brochure con testi di Özge Ersoy e Lisa Parola.

Remains of what has not been said, prodotta dalla fondazione è stata esposta per la prima volta nel novembre 2016 nell’ambito di una personale dell’artista presso la David Winton Bell di Providence Rhode Island negli Stati Uniti.

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Fatma Bucak - Remains of what has not been said, 2016 84 stampe a pigmento digitali d’archivio, 28,5x23 cm.

Fatma Bucak – Remains of what has not been said, 2016
84 stampe a pigmento digitali d’archivio, 28,5×23 cm.

Veduta dell’installazione, Biblioteca A. Graf Università degli Studi di Torino, 2017

Veduta dell’installazione, Biblioteca A. Graf Università degli Studi di Torino, 2017

Veduta dell’installazione, Biblioteca A. Graf Università degli Studi di Torino, 2017

Veduta dell’installazione, Biblioteca A. Graf Università degli Studi di Torino, 2017

Veduta dell’installazione, Biblioteca A. Graf Università degli Studi di Torino, 2017

Veduta dell’installazione, Biblioteca A. Graf Università degli Studi di Torino, 2017

Conferenza di Fatma Bucak, Università degli Studi di Torino, 30 ottobre 2017

Conferenza di Fatma Bucak, Università degli Studi di Torino, 30 ottobre 2017

Conferenza di Fatma Bucak, Università degli Studi di Torino, 30 ottobre 2017

Conferenza di Fatma Bucak, Università degli Studi di Torino, 30 ottobre 2017

Conferenza di Fatma Bucak, Università degli Studi di Torino, 30 ottobre 2017

Conferenza di Fatma Bucak, Università degli Studi di Torino, 30 ottobre 2017

Foto P. Dell’Aquila

 

CAROL RAMA

La fondazione ha continuato anche nel 2017 l’impegno per la promozione e il sostegno al Catalogo ragionato dell’opera di Carol Rama a cura di Maria Cristina Mundici dell’Archivio Carol Rama.

Il 2017 è stato particolarmente significativo per quel che concerne il riconoscimento dell’opera e della ricerca dell’artista torinese scomparsa nel 2015. In apertura di anno si è conclusa nelle sale della GAM di Torino la grande mostra La passione secondo Carol Rama, il cui catalogo è stato sostenuto dalla Fondazione. A maggio l’artista è approdata a New York con l’esposizione Antibodies a cura di Massimiliano Gioni negli spazi del New Museum, e a Venezia, in coincidenza con la Biennale, è stato esposto a Palazzo Ca’ Nova un corpus importante di opere a cura di Maria Cristina Mundici e Raffaella Roddolo del Comitato scientifico dell’Archivio Carol Rama.

→ Archivio Carol Rama 

 

2016

La passione secondo Carol Rama

In occasione della grande retrospettiva internazionale alla GAM di Torino dedicata all’intera ricerca di Carol Rama e che ha riunito importanti capolavori dell’artista, La Fondazione Sardi per l’Arte ha finanziato l’edizione italiana del catalogo. Un obiettivo importante poiché la GAM è stata scelta come ultima sede del percorso internazionale che ha concluso l’itinerario a Torino, la città dove l’artista ha sempre vissuto e lavorato e nel museo che riunisce molti dei suoi più importanti capolavori. La mostra, dal titolo La passione secondo Carol Rama, è stata curata da  Teresa Grandas e Paul B. Preciado, ideata dal Museu d’Art Contemporani de Barcelona (MACBA) e dal Musée d’Art moderne de la Ville de Paris (MAMVP), organizzata dal MACBA e co-prodotta con PARIS MUSÉES / MAMVP, EMMA – Espoo Museum of Modern Art, Irish Museum of Modern Art, Dublino (IMMA) e dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino.

 

Artissima

Nel 2016 la Fondazione Sardi per l’Arte ha inoltre nuovamente promosso la produzione artistica e culturale sia sul piano regionale che internazionale nell’ambito della fiera Artissima attraverso il Premio Sardi per l’arte Back to the Future che è stato attribuito nell’edizione 2016 alla Galerie In Situ – Fabienne Leclerc di Parigi per  la rivisitazione della ricerca dell’artista Lars Fredrikson (1926 – 1997). La giuria internazionale composta da Daniel Baumann (Direttore, Kunsthalle Zurich), Christine Macel (Curatore Capo, Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou, Paris | Direttore, Biennale di Venezia 2017) e Joanna  Mytkowska (Direttrice, Museum of Modern Art, Warsaw) ha assegnato il riconoscimento con la seguente motivazione: “Il Premio Back to the Future Sardi per L’Arte va alla Galerie in situ – Fabienne Leclerc di Parigi per la rivisitazione del lavoro di Lars Fredrikson. La commissione ha valutato la pratica dell’artista come particolarmente rilevante dal punto di vista storico e in confronto con la produzione artistica contemporanea “per l’inedito legame che crea tra la dimensione sonora e quella visiva. I lavori di Fredrikson, pur molto fisici e basati sulla materia, danno corpo a una dimensione mistica. Le sue opere appaiono disinteressate e autonome nei confronti delle classiche distinzioni tra i media tradizionali,rispetto ai quali si situano in un regno completamente differente.”

Sempre nell’ambito della fiera torinese e in relazione alla promozione internazionale dell’opera di Carol Rama (1919-2015), la Fondazione ha inoltre concesso il prestito di 3 opere degli anni Settanta esposte nella mostra corpo.gesto.postura a cura di Simone Menegoi.

Carol Rama – “senza titolo” (scarpe) – 1979

Carol Rama – “senza titolo” (scarpe) – 1979

Carol Rama – “senza titolo” (scarpe) – 1979

 


 

Come già negli scorsi due anni, anche nel 2016 la Fondazione ha finanziato la ricerca per sostenere il Catalogo ragionato dell’opera di Carol Rama a cura di Maria Cristina Mundici dell’Archivio Carol Rama.

 

 

2015

Artissima

La Fondazione Sardi per l’Arte ha rinnovato anche per il 2015 la sua partecipazione ad Artissima, prendendo parte a un progetto espositivo speciale all’interno della Fiera, «In Mostra», vera e propria mostra indipendente curata da Stefano Collicelli Cagol incentrata sul concetto di «inclinazione», proponendo cinque opere rappresentative di Carol Rama, l’artista torinese recentemente scomparsa della quale la Fondazione sostiene il Catalogo ragionato, in fase già avviata di lavorazione.

E proprio su questo tema, in stretta connessione con il lavoro di ricerca in corso sull’intero corpus di opere di Carol Rama, la Fondazione ha organizzato un incontro, tenutosi il 7 novembre presso il Meeting Point di Artissima: «Il catalogo ragionato: vizi e virtù», con Pinuccia Sardi, presidente Fondazione Sardi per l’Arte; Flavio Fergonzi, professore ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Udine (Una breve storia del catalogue raisonné degli artisti moderni); Maddalena Disch, storica dell’arte, direttrice della Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino (Cataloghi ragionati di artisti contemporanei, due esempi: Giulio Paolini e Mario Merz); Silvia Mascheroni e Cecilia Scatturin, storiche dell’arte (Archivi di arte contemporanea: esperienze e riflessioni), moderato da Maria Cristina Mundici, storica dell’arte, Archivio Carol Rama, Torino.

Dell’incontro saranno disponibili su questo sito, a breve, gli interventi dei singoli relatori.

Artissima 2015, lo stand della Fondazione Sardi per l’Arte con cinque opere di Carol Rama

Artissima 2015, lo stand della Fondazione Sardi per l’Arte con cinque opere di Carol Rama

Artissima 2015, lo stand della Fondazione Sardi per l’Arte nell’ambito dell’esposizione «In Mostra»

Artissima 2015, lo stand della Fondazione Sardi per l’Arte nell’ambito dell’esposizione «In Mostra»

Artissima 2015, «Il catalogo ragionato: vizi e virtù», presso il Meeting Point

Artissima 2015, «Il catalogo ragionato: vizi e virtù», presso il Meeting Point

PanoRAMA

La Fondazione Sardi per l’Arte ha sostenuto la pubblicazione del catalogo che ha accompagnato la mostra «PanoRAMA», a cura di Olga Gambari, allestita in sei gallerie del quartiere Vanchiglia nell’autunno 2015. Gli artisti esposti hanno dialogato fra loro e con la figura di Carol Rama: una sorta di arcipelago sorto attorno al luogo di residenza di Carol Rama.

 

 

2014

Artissima

La Fondazione Sardi per l’Arte ha partecipato ad Artissima 2014 con un suo spazio nell’area riservata a «musei e fondazioni», interamente dedicato alla figura di Carol Rama, con due opere dell’artista torinese e quindici immagini di Bepi Ghiotti dalla serie Inside Carol Rama, 2014, serie in gran parte pubblicata nel volume dedicato alla casa-studio dell’artista, Carol Rama. Il magazzino dell’anima di Maria Cristina Mundici e Bepi Ghiotti (Skira 2014), edito grazie al supporto della Fondazione.

Sempre per l’edizione 2014 di Artissima, La Fondazione ha promosso un incontro per presentare il volume sopra citato e il progetto del catalogo ragionato di Carol Rama, a cui hanno partecipato Pinuccia Sardi, presidente della Fondazione, Beatrix Ruf, direttore dello Stedelijk Museum di Amsterdam, Marco Vallora e Maria Cristina Mundici, storici dell’arte e membri del Comitato scientifico dell’Archivio Carol Rama, Bepi Ghiotti, artista e autore della serie Inside Carol Rama, 2012-2014.

Didascalia

Artissima 2014, lo stand della Fondazione Sardi per l’Arte

 

Maria Cristina Mundici e Bepi Ghiotti
Carol Rama. Il magazzino dell’anima
Skira, Milano 2014

Col sostegno della Fondazione Sardi per l’Arte è stato pubblicato nel maggio 2014 il volume di Maria Cristina Mundici e Bepi Ghiotti, Carol Rama. Il magazzino dell’anima. Il libro, dedicato alla casa-studio dell’artista, racconta per immagini e parole l’ambiente di lavoro e di abitazione di Carol Rama e, attraverso l’esplorazione degli spazi, degli oggetti, della luce, ne fa affiorare il percorso artistico e di vita. Le 85 immagini e i testi restituiscono un luogo altrimenti nascosto, destinato a scomparire, e offrono uno sguardo inedito sulla vita e sull’opera della pittrice. Gli ambienti della casa sono diventati, a loro volta, un’opera d’arte, un doppio rispetto all’artista stessa. Che nel volume è delineata sia attraverso le molte immagini sia con brevi scritti in accompagnamento alle immagini sia con un testo storico critico, basato su documenti e fonti inedite, che ne ripercorre il percorso artistico e biografico.

© Bepi Ghiotti

© Bepi Ghiotti

© Bepi Ghiotti

© Bepi Ghiotti

© Bepi Ghiotti

© Bepi Ghiotti

© Bepi Ghiotti

© Bepi Ghiotti

© Bepi Ghiotti

© Bepi Ghiotti

 


 

seminario di xilografia presso l’Accademia Albertina di Torino

Abbinato al corso di tecniche dell’incisione, la Fondazione Sardi per l’Arte ha reso possibile per l’anno accademico 2013-2014 il Seminario di xilografia sotto la direzione e il coordinamento di Franco Fanelli, comprendente i seguenti temi: «L’arte della xilografia come linguaggio della contemporaneità» (Danilo Ferrero, Accademia di Torino); «Elementi di tipografia d’arte» (Giovanni Turria, Accademia di Venezia); «Segni, trame e superfici» (Marina Bindella, Accademia di Frosinone).